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Lugano, al “Planetario” dell’Usi in Cadro l’esperienza sensoriale di “Syn”

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Ieri all’esordio, ed in proposta un sabato il mese sino a giugno 2021, l’opera audiovisiva “Syn” inserita nel contesto del “Planetario astronomico” dell’“Ideatorio Usi” a Lugano quartiere Cadro. Si tratta, come indica Roberto Mucchiut che di “Syn” è artefice (in tutto, musica e video compresi) e regista, di un lavoro teso ad esplorare i meccanismi di percezione del nostro cervello per tramite dell’immersione “in un mondo sonoro ed in un ambiente visivo a 360 gradi”, di fatto con trasformazione del planetario in una “capsula proiettata all’interno del mondo onirico di ogni spettatore”. Un’idea – è delapalissiano, del resto: parliamo di uno “strumento” concepito funzionalmente alle dinamiche proprie dell’“Ideatorio”… – in applicazione a riscontri acquisiti, in ispecie, nell’àmbito delle neuroscienze, laddove di interesse particolare sono i meccanismi attivati dal cervello in reazione a stimoli incompleti, inattesi o ambigui, sicché il singolo percettore di tali stimoli – un segno, un colore, un tratto di penna, una cornice, quel che sia – tende a “completare” quell’immagine con propri contributi. Anche del titolo “Syn”, peraltro, ciascuno può dare propria interpretazione in chiave di completamento: c’è la traccia della preposizione “con” in greco antico, c’è la traccia del “sole” in inglese, c’è il nome di una divinità nella mitologia norrena, e gli informatici riconosceranno invece un sistema per sincronizzare le sequenze “finite” di dati trasmessi. Produzione dell’“Associazione Rizòmata” in Collina d’Oro frazione Agra, in collaborazione con i vertici dell’“Ideatorio”; prossime date, 17 ottobre, 14 novembre, 12 dicembre, 16 gennaio, 20 febbraio, 13 marzo, 17 aprile, 8 maggio, 12 giugno.

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