(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.11) Un parziale risveglio nella campagna vaccinale, constando ora 603’795 dosi somministrate e la copertura del 70.7 per cento della popolazione avente diritto perlomeno con il trattamento di base (doppia dose o singola dose dopo riscontrata guarigione del soggetto), non basta per regalare una veste leggera al secondo sabato del 2022; certo, gli individui serviti con il richiamo sono saliti ieri al 29.5 per cento sul totale, e tale quota si colloca al 69.0 per cento (di fatto, sette soggetti su 10) nelle persone di età pari o superiore a 65 anni; ma questi ultimi due dati rientrano nella normalità attesa, immaginandosi che non sussistano remore al “booster” da parte di quanti si erano già messi in fila per due volte, mentre la distanza tra vaccinati “ordinari” e non vaccinati è tuttora dettata da proporzioni chiare, sette su 10 ossia sette contro tre. Gli è che il Ticino si aggrava di nuovi lutti ormai con cadenza quotidiana: nel transito da ieri all’alba di oggi, altri due decessi ossia 1’061 dall’inizio del computo e 66 nel contesto della quarta ondata; da verificarsi l’attendibilità dei 1’248 nuovi contagi riscontrati, per un totale di 63’770 dalla terza decade di febbraio 2020 e di 29’989 – superata già ieri la somma dei casi tra prima e seconda fase – nella sola quarta ondata. Sempre intorno al 10 per cento l’incidenza dei ricoveri (ora 15) in reparti di terapie intensive sul totale dei degenti (156) in strutture nosocomiali del Cantone.
In preoccupante progressione la presenza del “Coronavirus” nel sistema delle residenze per anziani: 15, sulle 68 censite sotto l’ombrello dell’“Associazione direttori case anziani” nella Svizzera di lingua italiana, le realtà colpite; nelle scorse 24 ore, una vittima (la 392.a) per Covid-19 e tre (1’674 in totale) quelle per cause indicate come “altre”; necessario un altro trasferimento in ospedale (143 in tutto); tre le guarigioni, 12 i nuovi positivi, dunque 35 gli ospiti infetti.