(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.53) Altre otto vittime da “Coronavirus”, quale prima causa o quale concausa determinante, si trova oggi a piangere il Ticino; altre otto in 24 ore ossia da ieri all’alba di oggi, drammatica cifra tonda nella seconda fase della pandemia che fa registrare 400 morti effettivi, oltre ai 350 della prima fase, totale 750. E la preoccupazione resta alta su ogni fronte: per i 161 nuovi casi riscontrati (22’513 in tutto, quasi 19’000 da fine estate ad ora), per i nuovi 22 ricoveri contro soli nove dimessi, per la sempre più consistente presenza di degenti in strutture ospedaliere (366); ed ancora ad un picco le situazioni prossime all’emergenziale, 44 i pazienti sotto cura in reparti di terapia intensiva. Sempre sul 17 per cento, a valori rilevati martedì 22 dicembre con 1’274 “test”, l’incidenza dei positivi sul complesso dei tamponi effettuati e sottoposti ad esame in laboratorio; di giovedì 24 dicembre i riscontri per quanto afferente alle persone in isolamento (1’620) ed a quelle in quarantena (2’378). Da allarme rosso, proprio per la specificità dell’area considerata, lo stato dell’arte nelle residenze per anziani: risale (a 23 unità su 68, dunque oltre un terzo sul totale) il numero delle strutture in cui il “Coronavirus” è presente, e diventano 323 dall’inizio della pandemia le vittime (più quattro); nessun nuovo ricovero (106 in tutto), 15 i residenti in cui è stato constatato il contagio tra ieri ed oggi, 181 pertanto i casi in essere; 1’002 nel complesso gli ospiti di cui è stata dichiarata la guarigione.