In materia di “Bilaterali versione tre”, cioè del contratto-“harakiri” che taluni intenderebbero infliggere ai cittadini svizzeri nelle relazioni con l’Unione europea, gira aria di crisi – al minimo sindacale: contestazione – in seno al Plr. A differenza di quanto deciso a metà ottobre dai delegati “adulti” a Berna (330 favorevoli, nove astenuti, 104 contrari), dall’assemblea dei “Giovani Plr”, ieri a Zurigo, è infatti uscita la richiesta di imporre la doppia maggioranza (cioè popolo e Cantoni) alla futura votazione sul tema; doppia maggioranza, ciò di cui Ignazio Cassis consigliere federale e gli altri euroturbati sembrano avere una paura folle e che invece, a parere di Jonas Lüthy presidente dei “Giovani Plr”, è istanza “almeno politicamente indispensabile per garantire la legittimità democratica di un simile intervento”. Toh: c’è ancora speranza, a questo mondo…





















































































