Due erano i casi: o il suo taglio di capelli era così straordinario da indurre i clienti a fargli visita ogni giorno, a distanza di 24 ore dall’ultima aggiustatina, o dal negozio – un po’ come sotto il ristorante cinese in un film memorabile firmato da Bruno Bozzetto – c’era modo di accedere ad un mondo parallelo. Droga, nel caso di specie, veniva smerciata nella sua barbieria di Laveno Mombello (Varese), luogo su cui effettivi dell’Arma dei Carabinieri hanno appuntato l’attenzione e che infine si è rivelata centrale dello spaccio a minuto; l’uomo, di cui non è nota al momento l’identità, si è dileguato e reso irreperibile. Accertamenti sono in corso sul gruppo dei suoi visitatori abituali, uno dei quali trovato in possesso di hascisc e di parecchio denaro contante, dal che l’ipotesi di un’attività “derivata” di spaccio anche al di fuori della sede dell’attività commerciale; dalla perquisizione condotta nel domicilio abituale del barbiere, a Caravate (Varese), è peraltro emerso il “tesoretto” in cocaina, hascisc e marijuana, ed inoltre codeina (qui per altro tipo di taglio) e parecchi contanti. L’operazione è stata condotta da uomini della stazione di Laveno Mombello e della stazione di Cuvio, insieme con colleghi del “Nucleo cinofili” da Casatenovo, provincia di Lecco. La barbieria è stata chiusa d’ufficio stante anche il riscontro di vari illeciti sia amministrativi sia penali.