Erano stati vicecoordinatori sino all’assemblea di fine gennaio, quando un altro dei vicecoordinatori – al secolo Daniele Piccaluga – era stato nominato o meglio eletto ancorché quasi cooptato al ruolo di coordinatore del movimento, in subentro a Norman Gobbi consigliere di Stato e che tale carica aveva assunto in modalità interinale. Erano stati e pertanto, sull’esito dell’appuntamento svoltosi a Monteceneri, la loro funzione era cessata; un po’ di sorpresa genera dunque il rientro sia di Gianmaria Frapolli sia di Alessandro Mazzoleni – annuncio dato stamane sulle pagine del “Mattino della domenica” – nella stanza dei bottoni di via Monte Boglia a Lugano, per di più ritrovando entrambi la funzione di… vicecoordinatori così come era sino a cinque settimane addietro. Scelta, sta scritto, compiuta direttamente dallo stesso Daniele Piccaluga, prospetticamente al fine di garantire “solidità e dinamismo al lavoro del coordinamento”; nei fatti il 37enne Daniele Piccaluga, che tecnicamente parlandosi (c’è di mezzo l’anagrafe) è il primo “conducàtor” proveniente dalla generazione che non ha conosciuto la Lega dei Ticinesi dei primordi, si avvarrà dell’esperienza e delle sensibilità di un quasi 43enne (Gianmaria Frapolli) e di un futuro 49enne (Alessandro MazzolenI).
Le strategie della PiccaLega, a parte il “coinvolgimento attivo” del gruppo parlamentare e dei municipali oltre che dei “Giovani leghisti”, si articoleranno anche attraverso un “gruppo di pensiero tecnico” al quale saranno richiesti contributi in termini di “competenza e visione”. Di fatto, il coordinamento “efficace e condiviso” passerà attraverso un “gruppo allargato” in cui figureranno “i consiglieri di Stato, il consigliere nazionale ed il capogruppo in Gran Consiglio”; al momento, e pertanto, a ruoli sono iscritti Lorenzo Quadri parlamentare a Berna, Norman Gobbi e Claudio Zali membri dell’Esecutivo cantonale e Boris Bignasca quale rappresentante a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, sponda Legislativo. Non è finita: in fase di istituzione il “sounding board”, comitato composto dalla “vecchia guardia del movimento”, e ciò con l’intento di “mantenere vivo il legame con la nostra storia e con le nostre radici”. Fatti i conti e verificate le identità, probabili varie presenze in doppia o persino in tripla delega… In immagine, Daniele Piccaluga.