Pare che in Ticino sia già occorsa – correggiamo: è già occorsa, e di recente – la conferma di un decreto di accusa per minimo eccesso di velocità su strada cantonale, non avendo voluto il magistrato (ad onta di prove e di documentazione evidente) tener conto di quanto la persona imputata aveva legittimamente sostenuto, ossia che semmai su quel tratto di strada vi fosse stato un cartello con il limite di velocità, ebbene, il cartello medesimo era occultato da vegetazione e di sicuro tale problema non ricade sull’automobilista. Proviamo allora a piazzare in pagina un bell’esempio, anche qui riferito ai limiti di velocità imposti (foto GdT) ma non percepibili dall’utente della strada: accade in territorio comunale di Maggia, frazione Aurigeno, e questo è quanto si vede da distanza ravvicinata – cioè andandosi proprio a ridosso del cartello – causa… invasione di fronde. Domanda: in caso di eventuale violazione delle norme della circolazione, non potendosi nemmeno intuire la presenza di un cartello qualora si transiti in normale guida sulla carreggiata, chi risponde? L’automobilista o, come sarebbe equo, chi non ha svolto il suo lavoro garantendo adeguata ovvero piena visibilità?