Home SPETTACOLI “Jazz cat club”, quattro fenomeni al “Teatro del gatto”

“Jazz cat club”, quattro fenomeni al “Teatro del gatto”

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Evento con le caratteristiche dell’unicità il concerto “Art of the quartet” che giunge lunedì 20 maggio, nel calendario di attività del “Jazz cat club”, al “Teatro del gatto” in Ascona: sul palco, a partire dalle ore 20.30 e con diretta sulla Retedue Rsi, autentiche “star” della musica internazionale ovvero Peter Erskine (batteria), Kenny Werner (pianoforte), Benjamin Koppel (sassofono) e Scott Colley (contrabbasso). A ritroso, dai meno noti – si fa per dire, discutendosi a livelli di eccellenza jazzistica – ai più celebri: per lo statunitense Scott Colley, già membro del trio di Herbie Hancock e tanto dovrebbe bastare, valgano le collaborazioni prolungate con Chris Potter, Jim Hall, Toots Thielemans, Pat Metheny e Michael Brecker; ed è stato membro del trio di Herbie Hancock; del danese Benjamin Koppel sono note le esperienze con i vari John Scofield, Phil Woods, Dave Douglas, Lee Konitz e Paul Bley, oltre che con ciascuno degli altri componenti il quartetto, ma in tempi diversi. Quanto a Kenny Werner, altro statunitense ma newyorkese di Brooklyn e cresciuto a Long Island mentre Steve Colley è californiano di Los Angeles, all’impegno con i vari Jean-Baptiste “Toots” Thielemans, Charles Mingus, Archie Sepp e Joe Lovano sono da aggiungersi gli anni con la “Village vanguard orchestra” ed alla guida del “Kenny Werner trio” con Tom Rainey batterista e Ratzo Harris al basso. Infine, Peter Erskine, accreditato di firma in oltre 600 dischi registrati, un “Grammy” con i “Weather report” grazie all’album “8:30” (formazione: Joe Zawinul, Wayne Shorter, Jaco Pastorius e Peter Erskine stesso più contributi di Erich Zawinul e di un coro giovanile) che fu oggettivamente il picco dell’esperienza del gruppo, e successivamente uomo-tutto negli “Steps ahead” fondati da Michael “Mike” Mainieri, non potendosi trascurare inoltre gli album realizzati con John Taylor e con Nils Paul “Palle” Danielsson. Data imperdibile, solo che si abbia a cuore il jazz nelle sue mille sperimentazioni. Nella foto, Peter Erskine.