(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.59) Un decesso, il 972.o dall’inizio della pandemia ed il 14.o dal punto teorico di avvio della terza ondata, funesta il transito da ieri all’alba di oggi sul cronico versante covidiano in Ticino. Il riscontro va a sommarsi ad una serie di altre notizie sgradite e che fotografano una realtà sommariamente preoccupante: in impennata i nuovi casi, tornati alla terza cifra ed attestati a quota 121 nell’arco di 24 ore per totali 29’581 unità di cui 1’392 da venerdì 5 marzo; sei i ricoveri, sei le dimissioni da strutture nosocomiali; i degenti sono in tutto 68, di cui sette sotto terapie intensive. Sale al 10 per cento, secondo evidenza di sabato 20 marzo e che vale quale ultimo aggiornamento utile, l’incidenza dei positivi sui 641 tamponi effettuati e sottoposti a controllo in laboratorio; a ieri risultano 526 le persone ristrette in isolamento ed 854 quelle obbligate alla quarantena. Da fonti dell’Ufficio federale sanità pubblica si rileva che il tasso di riproduzione del virus è ora fissato al valore di 1.09 con 281 soggetti positivi ogni 100’000 abitanti, e tuttavia con dato che, pur nell’avvenuto aggiornamento, ricorre a lunedì 8 marzo. Andamento della campagna vaccinale con indicazione ultima a domenica 21 marzo: 55’361 dosi somministrate, 22’574 individui trattati a ciclo completo, 10’213 in attesa della sola seconda dose. Quadruplo zero confermato nel sistema delle residenze per anziani.