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Hockey / Supermondiali, Svizzera avanti. “Harakiri” Canada, ci toccano i danesi

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Onore al merito dell’Austria per l’essere approdata alla fase di “play-off”, da quarta nel girone A e con l’impresa nell’ultimo turno contro la Lettonia, ma tutto lì: senza sbavature, stasera, la Svizzera che irrompe nelle semifinali dei Supermondiali di hockey con un 6-0 digradante ma tale da non lasciare prospettive di rientro in quota agli avversari. Sul ghiaccio di Herning, in Danimarca, davanti a 2’621 spettatori, lo “shut-out” di Leonardo Genoni (13 parate) quale premessa ad un’affermazione costruita su complessivi 40 tiri e con ampio risparmio di energie nel terzo periodo, a successo ormai cristallizzato dalle prime battute della frazione centrale; in goal Christoph Bertschy (6.38), Timo Meier (11.03, in “power-play”), Ken Jäger (14.17), Kevin Fiala (23.32 di nuovo in superiorità numerica), Sandro Schmid (24.36) e Simon Knak (51.46); austriaci oggettivamente troppo nervosi, emblema la penalità di partita inflitta a Vinzenz Rohrer – peraltro, da sempre in milizia su suolo elvetico, se si fa astrazione per un biennio tra gli “iunior A” della Ontario hockey league – dopo 19.04.

Ed ora, si dirà, arriva il difficile difficile. Mah: attorno alle ore 22.30 si è materializzato invece il felice rischio di un’impresa sull’impresa; in semifinale, fra 48 ore, alla Rappresentativa rossocrociata si opporrà infatti la Danimarca, solo quarta nello stesso girone B vinto dalla Svizzera, promossa al “play-off” per il 2-1 in rimonta (ed ai rigori) contro la Germania nell’ultima giornata della fase di qualificazione ed incredibilmente impostasi stasera sul Canada che aveva chiuso al primo posto nel girone A, precedendo Svezia, Finlandia ed Austria. La vittoria dei danesi, sulle principali agenzie di scommesse, era data 21 a uno mentre su quella della “Foglia d’acero” si sarebbe faticato a spuntare più di un 1.1 ad uno, ed invece: due periodi ad occhiali, ad onta della pressione dei canadesi in misura di 30 tiri contro 11; nordamericani finalmente avanti con Travis Sanheim, difensore da 250 punti circa in quasi 700 partite di Nhl, minuto 45.17, e pare che le cose inizino a seguire un corso prestabilito; per contro, danesi sempre più furoreggianti (chiuderanno il periodo con 22 tiri contro 10) e, al 57.24, ad investire sul “rover” con richiamo del portiere Frederik Dichow sulla panchina; 19 secondi dopo, il pareggio di Nikokaj Ehlers, 1-1 ed improvviso terrore negli occhi degli strafavoriti; al 59.15, prodigio da una parte e catastrofe dall’altra, a bersaglio Nick Olesen, uno che dall’Europa – agonisticamente parlandosi – non è mai uscito e che ora sarà ricordato come una Nemesi. Danimarca qualificata, Svizzera incredula e speranzosa; per buona misura, l’ultimo confronto diretto si chiuse sul 5-2 per i rossocrociati, non più tardi d’una dozzina di giorni addietro.

Sull’altro lato del tabellone, semifinale tra Svezia e Stati Uniti, squadre entrambe seconde classificate al termine della prima fase: 5-2 per la Nazionale delle “Tre corone” sulla Repubblica ceca, 5-2 per la rappresentativa a stelle e strisce sulla Finlandia. Diteci voi, adesso, se non dobbiamo sognare.