Da parecchio tempo è finito fuori dai “radar”, causa grave infortunio; e sì che anche al livello superiore, casa AmbrìPiotta, a lui devono qualcosa. Migliaia di occhi spingeranno tuttavia Christian Stucki, classe 1992, ora che per lui si profila il rientro nell’hockey giocato: un rientro con contratto da “try-out” (scelta condivisa tra giocatore e società), maglia BiascaTicino Rockets, prospettive da definirsi tra l’attaccante tascabile (171 centimetri per 75 chilogrammi) e la dirigenza vallerana. Questione che va al di là della mera prestazione sportiva, pur potendosi ricordare che si sta parlando di un atleta con 21 punti in 97 partite nella massima serie e 28 goal più 27 assist in 86 incontri della cadetteria, gran parte dei quali proprio con i Rockets (18 più 17 in 43 partite nel torneo 2016-2017, l’ultimo vissuto trionfalmente da Christian Stucki che giovedì 24 agosto 2017, durante la preparazione per il campionato, si ruppe i legamenti crociati anteriori del ginocchio destro e da quel momento iniziò a vivere un autentico calvario: tre operazioni chirurgiche, molto dolore, rientro tentato con ammirevole prova di coraggio, ma nei fatti sole sette partite (due goal ed un assist all’attivo) nell’arco di ormai due anni e mezzo.
“Completamente ristabilito”, annunciano fonti dei BiascaTicino Rockets; e questa, al di là delle evidenze che giungeranno a partire da sabato 11 gennaio (sì, rientro alla pratica agonistica nella sfida con il LaChauxdeFonds; tutti in piedi per applaudire), sarà la prima cosa da verificarsi e da augurare a Christian Stucki. Il quale, dando prova di grande intelligenza, a fianco della lunghissima riabilitazione affrontata si è già ritagliato nuovi ruoli con l’approccio ad un’altra professione; e, a quanto risulta, anche a belle soddisfazioni. Ragazzo, ti si tengono i pugni.