10 giorni decisivi, in casa BiascaTicino Rockets, per una prima definizione del “roster” in vista della prossima stagione hockeystica in Swiss league: oltre a qualche effettivo sotto contratto diretto con la società ed al “giro” degli atleti che vengono e che verranno “appoggiati” in landa vallerana per accordi di “partnership” a primo o secondo livello, e cioè in partecipazione diretta alla società o per ordinaria affiliazione, agli ordini del neoallenatore Éric Landry e di Mike McNamara suo vice, da lunedì 3 agosto saranno in prova ben otto elementi. Di un certo interesse, nel solito solco degli agonisti stranieri (questo è canadese dell’Ontario, da Carp) con licenza svizzera, è Darian McTavish, portiere, 24 novembre 1999, 185 centimetri per 85 chilogrammi, figlio di Dale McTavish per un decennio tra RapperswilJona Lakers, Zsc Lions e Zugo: restandosi alle ultime tre stagioni, molta Central Canada hockey league (Cchl) in prima ed in seconda fascia con i Pembroke Lumber Kings e con i Whitewater Kings, più un salto nella Greater Ontario junior hockey league ai Chatham Maroons. Statistiche individuali tuttavia e sempre sotto il 90 per cento di efficienza; per raffronto con un altro che conosciamo e che rimase parcheggiato per qualche tempo davanti alla gabbia dei Pembroke Lumber Kings, e si sta parlando di un tizio che fu grande speranza all’AmbrìPiotta e poi ai BiascaTicino Rockets e che si trova ora sotto contratto a Friborgo, Connor Hughes chiuse l’esperienza in Cchl con i Carleton Place Canadiens al 92.2 per cento in stagione regolare ed al 92.0 per cento nel “play-off”, tra l’altro disputando 64 partite in un’annata e non nove più 17 più sette in tre campionati, come consta dal “curriculum” del neocandidato al contratto.
Guai a pensar male, poi: ma sulla diuturna presenza di Darian McTavish a “roster” – e ciò sin dal percorso giovanile con gli “Under 18” nella Hockey eastern Ontario, sempre a Pembroke – potrebbe anche aver influito un fatterello marginalissimo, cioè l’essere stato Dale McTavish (babbo) proprietario del “club” dal maggio 2013 (in acquisizione da Sheldon Keefe, ex-pro ed ora allenatore dei Toronto Maple Leafs) sino all’estate 2019, quando ebbe luogo la vendita ad Alex Armstrong. Senza pregiudizio, ma a misura di giudizio: giovane età, buon messaggio; niente incidenza sul contingente stranieri, bene; nel complesso, in giro c’è di meglio.