Dovevano vincere, con successo pieno in questo terz’ultimo turno della “poule”-salvezza, e sperare che il Winterthur franasse in casa con il Sierre. Hanno vinto, i BiascaTicino Rockets, ma solo al supplementare; e, per di più, gli zurighesi hanno conquistato bottino pieno contro i vallesani; il che significa che le prospettive di permanenza diretta nell’hockey cadetto, al di là di alchimie date effettivamente dalla casistica del possibile, sono prossime allo zero; di fatto, il 7-6 imposto all’AccademiaZugo rischia di passare alla storia come una vittoria di Pirro, in piena conformità con la pessima annata di cui bisognerà prima o poi cavar fuori anche il responsabile, ed un nome è qui ben piantato nella mente. Anche al fine di cloroformizzare l’irritazione per il dissolvimento (in tre minuti e frattaglie) d’un risultato pieno che era ormai acquisito sul 5-2 a meno di 19 minuti dall’ultima sirena: 9.49, Jerome Portmann, 1-0; 19.13, Livio Langenegger, 1-1; 20.26, Nico Graf, 1-2; 23.53, Jerome Portmann, 2-2 (a cinque-contro-quattro); 24.17, Anthony Neuenschwander, 3-2; 33.18, Marc Camichel, 4-2; 35.35, Marc Camichel, 5-2; 41.08, Livio Langenegger, 5-3; 42.44, Luca Capaul, 5-4; 44.44, Luca Wyss, 5-5 (a cinque-contro-quattro); 49.57, Luca Capaul, 5-6 (a cinque-contro-quattro); 55.28, Jason Fritsche, 6-6 (in “shorthanded”); 60.31, Jason Fritsche, 7-6.
Nell’altro confronto della serata, come detto, affermazione del Winterthur sul Sierre: 6-3 il punteggio, doppietta di Dexter Dancs per gli uomini di Misko Antisin, e margine di vantaggio sui Rockets passato da quattro a cinque lunghezze (Sierre 54 punti; AccademiaZugo 47; Winterthur 37; BiascaTicino Rockets 32). Vogliamo lasciare spazio ad uno scampolo di speranza? Facciamolo: venerdì 6 marzo, Rockets obbligati a vincere a Sierre confidando nella sconfitta secca del Winterthur con l’AccademiaZugo; domenica 8 marzo, infine, Rockets a bersaglio pieno in casa con il Winterthur. Facile.