Era già una certezza statistica, ma a questo punto sta per diventare un mantra. Con un altro 3-2, ed una volta ancora oltre i 60 minuti regolamentari, prosegue la meravigliosa favola dei GdT1 Bellinzona nel “play-off” dell’hockey di Prima lega, gruppo est: iersera primo accesso alle semifinali, trasferta a Wetzikon, 682 spettatori impietriti nell’assistere all’ennesima prova magistrale degli uomini di Nicola Pini; e cioè doppio vantaggio (22.49, Stefano Spinedi; 35.47, Peter Biasca), risposta sino al 2-2 (36.26, Nico Alena; 46.33, Manuel Laimbacher), pari all’ultima sirena, supplementare al picco della tensione e poi il colpo magistrale di Samuele Guidotti, minuto 71.14. 1-0 nel nuovo ciclo al meglio delle cinque partite, annullato il fattore-pista contro una compagine che – lo si ricordi – non solo aveva chiuso al secondo posto la stagione regolare con 2.062 punti in media-partita ma era anche reduce dal 3-0 secco sul Burgdorf nei quarti di finale. Quanto ai GdT1 Bellinzona, ancora i dadi sul “tre” e sul “due”, e per la quinta volta consecutiva: sabato 5 febbraio, ultima opportunità per agganciare l’ottavo posto in stagione regolare, 3-2 in trasferta ad Aarau sugli ArgoviaStars; giovedì 10 febbraio, esordio nei quarti di finale del “play-off”, 3-2 a Romanshorn sui Pikes Oberturgovia vincitori a mani basse del gruppo; domenica 13 febbraio, 3-2 a Bellinzona – e nel supplementare – sui Pikes Oberturgovia; martedì 15 febbraio, 3-2 – ed ancora nel supplementare – a Romanshorn sui Pikes Oberturgovia; infine, martedì 22 febbraio, esordio nelle semifinali del “play-off”, 3-2 a Wetzikon sul Wetzikon.
Nell’altra semifinale del gruppo est, serie sull’1-0 a favore del Frauenfeld, impostosi in casa sul Lucerna per 5-3 (sicurezza del successo ottenuta solo al 59.10 grazie ad uno “shorthanded” di Nino Fehr). Pronostico rispettato anche nel turno di apertura delle semifinali di “play-off” nel gruppo ovest: FranchesMontagnes-Sion 6-3 (sei marcatori diversi nella squadra di casa); Adelboden-UniNeuchâtel 4-2 (tre assist sul conto di Kaspar Schmid).