Al 53.11, sul goal di Nando Eggenberger per il 3-4, più d’uno ha creduto che il prodigio si sarebbe ripetuto: in fondo, se uno non crolla psicologicamente dopo essere precipitato sullo 0-3 prima ancora della fine del primo periodo, un riaggancio ed un successo sono tutt’altro che da escludersi. Ma non sempre si può dar retta al sentimento o all’incoscio desiderio di assistere a qualcosa di fragoroso; e, difatti, stasera l’impresa non ha avuto luogo; e, per conseguenza, avremo lo Zugo a disputare la serie finale del “play-off” nell’hockey di massima serie, mentre i RapperswilJona Lakers vanno in vacanza. Era gara-quattro in un ciclo al meglio delle cinque partite, lo Zugo si trovava sul 2-1 avendo tuttavia perso in casa il terzo confronto, e nelle cose stava anche l’ipotesi di un rinvio della decisione alla “bella”; cosa non avvenuta perché, dopo essere risalito sino al 2-3 (con Martin Ness al 28.52 e con Steve Moses al 31.07, per rispondere a Lino Martschini, Sven Senteler e Justin Abdelkader) e dopo aver marcato anche un 3-4 (il citato Nando Eggenberger in replica al ticinese Dario Simion, già a tabellino con un assist), i Lakers sono stati trafitti da Carl Klingberg (54.31) e, a gabbia lasciata sguarnita, da Sven Leuenberger (58.12); 3-6 sul tabellone, lacrime ed applausi tra i 50 tifosi autorizzati a seguire il confronto.
Onore in ogni caso al merito dei sangallesi, approdati al play-off per il rotto della cuffia (a danno dell’AmbrìPiotta, 10.o contro 11.o posto in stagione regolare) con il doppio colpo sul BielBienne e poi con l’impresa sul Lugano, ed in semifinale capaci di mettere alla frusta la squadra dominatrice assoluta della prima fase. Zugo e ServetteGinevra di fronte, la numero uno e la numero sei del “ranking”; pronostico piuttosto chiaro, ma sulla distanza di sole cinque partite…