Si preconizzò e non s’ebbe torto, non pretendendosi tuttavia – per l’istante, sia inteso, a cagione dell’assenza materiale d’altri riscontri – d’esser nel giusto: un beneficio avrebbero tratto le squadre peggio qualificatesi al “play-off”, nello sviluppo delle semifinali, dalla modifica procedurale in maturatissimo corso d’opera ovvero dall’esser stata imposta o concordata una riduzione a cinque soli incontri da sette ch’erano. E difatti: in uno dei due casi saltò iersera il fattore-pista, sicché il ServetteGinevra sesto in stagione regolare, e reduce dall’essersi sbarazzato del FriborgoGottéron già terzo con una serie da 4-1, se n’andiede bel bello a generar un cenno di profligazione dell’esercito tigurino che in campo proprio, standosi al pregresso, di rado concesse e concede, ed in prima fase fu classificato sopra il ServetteGinevra di cui fecesi menzione; capirete d’acchito quanto una vittoria esterna diventi greve pondo se il ciclo è più breve, ché ad ogni buon conto, per accedere all’atto conclusivo e sempre che ciò essi vogliano, gli Zsc Lions dovranno vincere almeno una volta in trasferta. Dalla cronaca di Zsc Lions-ServetteGinevra, 1-2 sul tabellone e doppietta ospite di Henrik Tömmernes (36.43 e 47.21) sempre in “power-play”; a cinque-contro-quattro anche il provvisorio 1-1 siglato da Ryan Lasch (41.10).
D’altro tenore, e di ciò è testimone il punteggio, Zugo-RapperswilJona Lakers sul versante opposto del tabellone: meno sicuro rispetto al solito, e di certo rispetto a quel che aveva mostrato nella fortunata serie dei quarti contro il Lugano, si rivelò Melvin Nyffener portiere dei Kinderzoo, dovendosi egli chinare per raccogliere tre dischi fra il 7.27 e l’11.36 (a bersaglio Yannick Zehnder, Justin Abdelkader e Lino Martschini) ed altri due nello spazio di 23 secondi fra il 34.23 ed il 34.46 (firme di Carl Klingberg e di Jan Kovar); sul conto dello Zugo c’erano a quel punto 28 tiri ed un confortante 5-1 (nel mezzo, dallo 0-3 all’1-3, un timbro di Kevin Clark al 30.54), e Jeff Tomlinson allenatore dei sangallesi pensò probabilmente di considerare chiusa la questione e di non dover insistere con il suo titolare e di potersi affidare a Noël Bader, che sui successivi 18 tentativi dei padroni di casa avrebbe in effetti sfoderato un discreto repertorio, una sola rete al passivo in 25.14 di gioco, ancora Justin Abdelkader (53.34) il marcatore. Valutazione: al netto dello scarto, i Lakers – ricordate? Decimi su 12 nella prima fase – non sono finiti ma sembrano ragionevolmente appagati dell’essere giunti sino a qui avendo fatto fuori il BielBienne in due incontri ed il Lugano in cinque (sissignori: la squadra da “record” sul 18-32 nella stagione regolare si era offerta un sontuoso 6-1 tra pre-“play-off” e quarti di finale del “play-off”); e lo Zugo, nel breve e nel medio e nel lungo periodo, ha qualcosa in più. Posdomani la riprova