Scritto qui non ieri, non l’altr’ieri, ma mesi addietro: occhio, ché questi punticini buttati al vento rischiano di costare un chepì, quando s’arrivi alla resa dei conti, così come è l’hockey di National league. Scritto qui ed invece qualche settimana addietro, quando stava per aprirsi la fase del “rush” finale: occhio, ci sono vittorie che valgono tre punti e vittorie che, per quanto maturate entro i 60 minuti regolamentari, pesano per due punti e mezzo ed a volte per due punti e basta, perché anche gli avversari diretti sanno correre e dalla loro parte hanno magari un vantaggio negli scontri diretti e nelle differenze-reti. Non era mera speculazione, quella; ci troviamo difatti stasera, ancora con un turno della stagione regolare da disputarsi, alle prese con un Lugano condannato al “play-out” (obiettivo minimo dichiarato per la prima fase: essere tra le prime sei) e con un AmbrìPiotta che pur avendo fatto bottino pieno con il Berna non è sicuro nemmeno di accedere al “play-in” (anch’esso traguardo minimo prefigurato). Considerati i soldi spesi e quelli drenati, ausser Spesen nichts gewesen.
Come perdere tutto in un minuto – Liquidiamo le cronache in poche parole perché le cronache, in parte loro, sono semplici e banali. Facile circa l’Ambrì: 4-1 interno al Berna pur con micragnosi 18 tiri contro 30, Miles Müller (8.11) ed un ispiratissimo Chris DiDomenico (17.02) ad aprire la strada, poi un errore alla Diociscampi per il riavvicinamento degli “Orsi” grazie a Tristan Scherwey (come si può concedere un goal a distanza di 11 secondi dal proprio 2-0? Vedere e prendere esempio, anzi, evitare di prendere esempio), indi due “power-play” convertiti in serie (25.30, Philippe Maillet; 27.22, Dominik Kubalik) e il tabellino si ferma lì, in partita tipicamente cristallizzata. Meno facile circa il Lugano: sconfitta per 2-3 a Ginevra ad opera del ServetteGinevra, in realtà con suicidio cioè con atto per mano propria a 72 secondi dall’ultima sirena; i bianconeri avevano recuperato dallo 0-1 (13.38, Arnaud Jacquemet) al pareggio (54.03, Samuel Guerra su assist di Daniel Carr e di Mark Arcobello), passando anche attraverso il gelo di un goal-non goal subito al 41.25 (disco in realtà non entrato, come da prolungato controllo video) e dopo una traversa per parte, e con uno slancio a metà tra follia ed incoscienza (57.14) si erano privati del portiere Adam Huska per dar posto al “rover”, trovandosi premiati 12 secondi più tardi (57.26 infatti, in goal Daniel Carr con la collaborazione di Calvin Thürkauf e di Mark Arcobello); a quel momento, Lugano 66 punti, ServetteGinevra 68 punti, lasciandosi dunque da parte i risultati delle altre squadre sarebbe rimasto aperto uno spiraglio con rinvio della decisione al prossimo ed ultimo turno. Ed invece: azione speculare dalla panca di casa, con richiamo del portiere Robert Mayer al 58.05 e sesto uomo di movimento in pista; 58.48, 2-2 per il timbro di Teemu Hartikainen; 10 secondi dopo, di nuovo fuori Adam Huska e Lugano con il sovrannumero in azione; 59.43, goal di Markus Granlund a gabbia libera.
Numeri impietosi – Il quadro è descritto, con 51 turni disputati su 52, da una graduatoria che non lascia scampo da una parte e che poco promette dall’altra. Il Lugano si ritrova penultimo a sette lunghezze dai RapperswilJona Lakers, 20-31 il “record”, tipologia alla “Ma ‘ndo vvai?” per voce di Alberto Sordi, e ci sarà da discutere con l’Ajoie a meno che in cadetteria salti anche l’ultima delle squadre con ambizioni di ascesa; l’AmbrìPiotta, invece, è salito a 73 punti e con un ruolino da 26 vinte contro 25 perse figura ottavo (pensate, avrebbe addirittura un vantaggio di pista nella disputa del “play-in”) ma senza certezza perché alle spalle restano quattro squadre in grado di andare all’aggancio o persino al sorpasso. Sabato sapremo: i leventinesi, a Friborgo, non avranno vita facile.
I risultati – Ajoie-RapperswilJona Lakers 4-5; AmbrìPiotta-Berna 4-1; BielBienne-Scl Tigers 4-3 (ai rigori); Davos-Zsc Lions 4-2; ServetteGinevra-Lugano 3-2; Kloten-Zugo 3-2; Losanna-FriborgoGottéron 0-2.
La classifica – Losanna 97 punti; Zsc Lions 90; Berna 88; Davos 86; Zugo 85; FriborgoGottéron 80; Kloten 79; AmbrìPiotta 73; Scl Tigers 72; BielBienne, ServetteGinevra 71; RapperswilJona Lakers 70; Lugano 63; Ajoie 46.