Mette agli archivi un successo (4-3) solo al supplementare, liquidando tuttavia un Losanna che teoricamente dovrebbe albergare fra piazza d’onore e terzo posto (cinque partite disputate in meno rispetto a Zugo e Zsc Lions, per intenderci), il Lugano capace stasera di riagganciarsi quale vagone di coda al treno dei migliori nell’hockey di National league, 16 vittorie contro 13 sconfitte per l’ottavo posto che è effettivamente una settima posizione (BielBienne avanti in graduatoria ma sul piede di un “record” da 15-15). Nell’unico incontro rimasto nel cartellone odierno dopo l’improvvisa quarantena imposta all’AmbrìPiotta che sarebbe dovuto salire a Zurigo, e che invece rimarrà al palo sino a tutta domenica 7 febbraio, bianconeri in ansia sia nel primo periodo (3.47, Robin Grossmann, 0-1; 10.38, Timo Haussener, 1-1 con la prima firma in massima serie – l’attaccante zurighese opera in “two-way” con i BiascaTicino Rockets – nell’annata) sia nel secondo (21.43, Lukas Frick, 1-2; 32.56, Christoph Bertschy, 1-3 in “shorthanded”); nello spazio di meno di tre minuti la resurrezione, a bersaglio Sandro Zangger (44.58) e Mikkel Bodker (47.24). Supplementare, ospiti scomparsi dai “radar”, al 61.42 la stilettata di Luca Fazzini – tra l’altro uscito malconcio dall’azione – dopo scippo di un disco a centropista e discesa imperiosa in diagonale dalla destra. Nella foto, Luca Fazzini.
La classifica – Zugo 69 punti; Zsc Lions 58; FriborgoGottéron 55; Losanna 48; Davos 47; BielBienne 45; ServetteGinevra, Lugano 44; RapperswilJona Lakers, AmbrìPiotta 33; Scl Tigers 24; Berna 19 (RapperswilJona Lakers, AmbrìPiotta 32 partite disputate; FriborgoGottéron, Davos 31; Zugo, Zsc Lions, BielBienne 30; Lugano, Scl Tigers 29; ServetteGinevra 26; Losanna 25; Berna 21).