Porte girevoli a velocità da frullatore, in casa Hockey club Lugano, nel contesto dell’ennesimo programma di ricostruzione annunciato stavolta sotto il nome di Janick Steinmann quale direttore generale. Notizia di giornata è il ritorno alla base di un “enfant du pays”, al secolo Alessio Bertaggia, 32 anni da compieri a fine luglio, 174 centimetri per 79 chilogrammi, ruolo ala: contratto annunciato sul triennio, benché risultasse un prolungamento sulla stagione 2025-2026 ancora al ServetteGinevra nelle cui file l’attaccante ha militato negli ultimi tre campionati andando a bersaglio nel 2023 con il titolo nazionale e nel 2024 con la Champions’ hockey league; nel “curriculum” di Alessio Bertaggia, notoriamente figlio dell’uomo-simbolo Sandro Bertaggia ma anche nipote di Hans-Ruedi Amsler che negli Anni ’80 fu compartecipe dell’ascesa dello Zugo dalla Prima lega (al tempo, terza serie) all’allora Lega nazionale A e militò anche sotto le bandiere di RapperswilJona e Zurigo, anche passaggi al già Ceresio in Prima lega, allo Zugo e nelle “iunior A” (Western hockey league, tra Brandon Wheat Kings e Spokane Chiefs); l’ingresso nella 14.a annata in National league ha luogo con un onorevolissimo bagaglio da 104 goal e 130 assist in 687 incontri, più 18 convocazioni per la Nazionale rossocrociata.
Alessio Bertaggia è il terzo prodotto delle giovanili bianconere a ritrovare la via della “Resega” in queste settimane: prima di lui erano stati messi a contratto Brian Zanetti (22 anni, 190 centimetri per 87 chilogrammi, ruolo difensore, fuori dal Ticino con esperienze ai Peterborough Petes della Ontario hockey league in “iunior A” – un titolo vinto, tra l’altro – e nell’ultimo biennio con gli Scl Tigers) e Dario Simion (31 anni, 189 centimetri per 88 chilogrammi, ruolo attaccante, percorso tra Lugano, Davos con un titolo e Zugo con due titoli; per i numeri basti il cumulato in National league, 177 goal e 172 assist in 737 incontri). E non è finita: dopo essere stato posto nell’elenco dei partenti senza offerta di contratto, d’improvviso rientra nei ranghi ed è confermato per un’altra stagione il quasi 27enne Aleksi Peltonen, genetliaco fra sei giorni, 178 centimetri per 81 chilogrammi, da Helsinki ma con licenza elvetica, abiatico di Esa Peltonen e figlio di Ville Peltonen e gemello di Jesper Peltonen che è parimenti in quota Lugano, un titolo in Ncaa-1 con i Saint Lawrence Saints di Canton (New York); in bianconero, al massimo livello, una stagione e mezzo con statistiche così così, chissà che sia il tempo giusto per un’emersione e quindi accordo annuale con opzione per il seguente.
Capitolo partenze, riepilogo più novità. Riepilogo: salutati Uwe Gerd Krupp allenatore, Antti Törmänen chiamato in corso d’opera quale “senior advisor” per l’allora tecnico Luca Gianinazzi, il portiere Adam Huska, i difensori Valtteri Pulli e Leandro Hausheer e gli attaccanti Marco Müller, Mark Arcobello, Daniel Carr e Radim Zohorna, in partenza improvvisa è Matthew Verboon, 25 anni, 185 centimetri per 89 chilogrammi, attaccante con passaporti di Svizzera e Canada e che con la dirigenza bianconera si era accordato sino a fine aprile 2026; per lui destinazione Ginevra, peraltro territorio frequentato in lungo ed in largo nelle giovanili e sino al quinquennio in Nordamerica (un campionato con i Salmon Arm Silverbacks di Salmon Arm nella British Columbia hockey league ed il corso completo con i Colgate University Raiders). Significato dell’operazione? Qualcuno è convinto delle doti del giocatore, qualcun altro un po’ meno.