Dire “grazie” ad Alessandro Chiesa capitano, ché sul suo conto va il 2-0 che di fatto chiude la partita; dire “grazie” a quel Reto Suri di cui vien detto che forse e senza forse non si trova benissimo in squadra (un solo goal in 25 partite contro i 18 in 50 partite della scorsa stagione regolare), ma per assist è presente nel 20 per cento delle reti realizzate dai suoi; e dire “grazie”, infine, a Taylor Chorney, che in questa annata non l’aveva mai messa dentro (memento: era stato presentato come un terzino dalla strepitosa propensione offensiva) e che stavolta si è invece trovato a chiuderla con un timbro a porta vuota. Ma sì, l’avrete capito, il Lugano dell’hockey si è risvegliato, persino con una vittoria in trasferta per raggelare gli oltre 5’700 dell’“Arena” di Friborgo, con una serietà e con una concentrazione che nella National league edizione 2019-2020 i bianconeri ben di rado hanno offerto. La successione delle reti: 33.48, Jani Lajunen, 1-0 (qui il citato assist di Reto Suri); 39.22, Alessandro Chiesa, 2-0; 43.16, Ryan Gunderson, 2-1; 59.37, Taylor Chorney, 3-1 (a porta vuota). Lugano non fuori dal “tunnel”, gran prova di Sandro Zurkirchen a difesa della gabbia con 31 parate su 32 conclusioni, per il momento la panchina di Sami Kapanen è salva ma vabbè. Nell’altro incontro della serata, 16.a vittoria (su soli 22 incontri andati in archivio) del Davos con un 5-3 sugli Scl Tigers. La classifica: Zsc Lions 49 punti; BielBienne 46; Davos 45; ServetteGinevra 43; Losanna 41; Zugo 40; Scl Tigers 33; FriborgoGottéron 32; Lugano 31; Berna 29; RapperswilJona Lakers 28; AmbrìPiotta 27 (BielBienne, ServetteGinevra, Lugano 26 partite disputate; Zsc Lions, Losanna, Berna, RapperswilJona Lakers, AmbrìPiotta 25; Scl Tigers, FriborgoGottéron 24; Zugo 23; Davos 22).