2’201 spettatori per salutare oggi il successo del Lugano sull’Arosa nell’“Arosa ice classic”, gradevole appuntamento rompighiaccio per dare agli uni l’occasione del confronto con una squadra di ben diverso livello – National league contro terza serie – ancorché di quasi equipollente lignaggio ed agli altri un’opportunità di non perdere la tensione agonistica durante la pausa. 6-2 all’ultima sirena, tuttavia con opportuna concessione al gioco (marcature un po’ più lasche rispetto al consueto, gestione dei cambi con minutaggi ampi anche per elementi solitamente in bassa rotazione); di fatto, grigionesi avanti per due volte (7.28, Reto Amstutz peraltro con assist di Gregory Bedolla e di Matteo Tedoldi, cioè due luganesi in quota Arosa, 0-1; 21.35, Filip Cap, 1-2) ma costretti a cedere nella fase discendente del confronto, peraltro con cambio di portiere al 30.25 (fuori Loic Perrin, dentro Tim Wüthrich). Uomini del giorno: Stéphane Patry, tripletta (10.12, 55.45 e 58.35, qui in “shorthanded”), e Cole Cormier (35.03 e 38.28, più un assist); a complemento la firma di Valtteri Pulli (49.02, a cinque-contro-quattro). Spazio ad Adam Huska quale titolare davanti alla gabbia; a “roster” anche Golja Santeen, 19enne centro sloveno ex-Olimpija Lubiana e poi in filiera giovanile del Lugano (ora con gli “Under 20-Elit”, in stagione anche con un passaggio in Nahl con i New Hampshire Mountain Kings).