Già poco sana, per il prossimo soprattutto, la sua idea di mettersi alla guida di un autoarticolato trovandosi in stato di alterazione da sostanza liquida dall’origine espressa in grappoli ovvero essendo in stato da mezzo ciocco; ma poi, si saranno domandati gli agenti della Polcantonale e noi con loro, com’è possibile che ‘sto personaggetto sia al volante in tali condizioni quando manca mezz’ora all’alba? Possibile sì, gli strumenti non mentono: l’altr’ieri mattina, ore 5.22 minuto più minuto meno, è accaduto durante un’ordinaria verifica da parte degli operatori al “Centro controllo veicoli pesanti” in Giornico. Dai, diteci di ‘sto fenomeno: anni 44, “autista di professione” secondo la nota diffusa dai vertici della Polcantonale, cittadino italiano, mezzo – motrice più semirimorchio – di un’azienda svizzera, viaggio programmato dal Bellinzonese (dunque, soggetto fermato a distanza minima dal luogo d’inizio trasferta) alla Svizzera interna. Secondo responso etilometrico, alcool per 0.76 milligrammi per litro, come dire ben oltre il punto in cui si allentano i freni inibitori e ad uno zic da quel rischio di perdere l’autocontrollo e di avvertire disturbi nell’equilibrio. “Alcolemia importante”, confermano infatti i poliziotti, cui non resta che il procedere a doppio binario: da una parte, denuncia del 44enne al ministero pubblico per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e per guida in stato di ebbrezza; dall’altra, immediato ritiro della licenza di condurre. Quanto al carico, problema risolto: per buona sorte dell’autista, e del titolare dell’azienda di trasporti, libero da impegni ed a disposizione immediata era un altro conducente, che nel volgere di poco più d’un’ora ha potuto prendere il carico in consegna e ripartire verso nord.