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Filo di nota / Un cantiere “sballato”. E che rischia di causar danni

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Non è che il sabato e la domenica, con il “carico” dei turisti semistanziali o transeunti, le cose vadano poi così male; ma non vanno così male, cioè peggio rispetto al solito, soltanto perché vanno male per tutta la settimana. Iattura per quanti debbano viaggiare nelle lande valmaggine, una volta ancora, è il cantiere in lento… movimento dalla parte bassa di Gordevio, in Comune di Avegno-Gordevio, nella direzione dei Ronchini di Aurigeno, in Comune di Maggia; quel cantiere, cioè, che procede a pezzi e che insiste ora fra lo stabile dell’ex-ristorante “Guglielmo Tell” (tra l’altro da breve tempo in parziale ristrutturazione: fatto importante, se ne riparlerà) ed il punto di scollinamento. I problemi? Pur in presenza di personale addetto, la continua formazione di colonne nell’uno e nell’altro senso di marcia e le difficoltà che gli autisti dei bus sulla linea 315 Fart incontrano nella manovra di rientro sulla carreggiata, direzione nord. Soprattutto, la presenza di impianti semaforici tarati su tempi largamente inadeguati alla gestione dei flussi veicolari: pari a 75 secondi la durata del segnale verde, una trentina i secondi che occorrono per l’attraversamento dell’area di cantiere, non rari gli incroci fra auto provenienti dalle opposte direzioni cioè tra coloro che partono in coda su un semaforo verde da nord e chi parte in testa su un semaforo verde da sud. Questo nemmeno volendosi considerare le esigenze di immissione da parcheggi privati: in tal caso s’ha soltanto da pregare. Prima che ci scappi il botto, qualcuno salga a dare un’occhiata. Nella foto GdT, un ordinario momento di confronto politico fra veicoli con pari diritti e, per l’appunto, sia l’uno sia l’altro perfettamente transitati con il segnale verde.