In un passaggio informativo di nota emittente televisiva ticinese, questa sera, abbiamo constatato il trattamento di una notizia con toni a noi parsi oggettivamente grevi: argomento le condizioni di salute di nota figura politica, cui è stato di fatto recitato il “De profundis”. Nel corpo del servizio, anche un non ordinario richiamo – con quale legittimità, su quale base etica? – a questioni giudiziarie afferenti ad un congiunto del soggetto medesimo. Senza tema di smentita, l’autore del servizio e chi ha autorizzato la messa in onda sono da dimissioni immediate: non dal mondo giornalistico, nel quale viene ormai ammessa anche la feccia dei venditori di contratti promopubblicitari spacciati per articoli e di copincollisti servi di ogni possibile potere compreso il proprio ego, ma dal genere umano.