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Federali 2019 / Ed in Gran Consiglio si profila il “Pameback”

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Pur nel buon risultato dell’Udc alle Cantonali 2019 (sei granconsiglieri e mezzo ed un centimetro in più; per arrotondamento, sette eletti), era l’unico “organico” ad averci rimesso sul serio. Sulla scorta dell’esito dell’odierna seconda ondata degli Stati, invece, Paolo Pamini detto “Pame” – uno dei due confluiti dopo l’aggregazione da “Area liberale” – si appresta a tornare in pista nel Legislativo di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. Al traino del traino, al rimorchio del rimorchio, per doppio effetto di induzione sulla scia di Marco Chiesa, e spieghiamo: a) Marco Chiesa, eletto sia al Nazionale sia agli Stati, opta ovviamente per gli Stati (e ci mancherebbe, dopo tanto impegno in campagna elettorale); b) Marco Chiesa lascia libero un posto al Nazionale, e qui subentra Piero Marchesi, secondo classificato ad aprile; c) Piero Marchesi, per cosa intraudita in tempi non sospetti, è orientato a dare massima priorità all’impegno bernese, e quindi a rinunciare al seggio granconsiliare. Morale: Paolo Pamini detto “Pame”, 42 anni, nella vita consulente fiscale, si troverebbe ad un passo dal rientro – autentico “comeback” da epopea sportiva; in questo caso, un “Pameback” – nell’emiciclo di Bellinzona. Il che, tra l’altro, sarebbe un bel guadagno in qualità