Dazi, possibili conseguenze sulle politiche economiche del territorio in ragione della riduzione dei conferimenti da Berna, il futuro dell’aeroporto di Lugano-Agno anche in ragione del prospettato taglio dei contributi federali agli scali regionali e l’ipotesi di una presenza ticinese nel Consiglio della “Fondazione Switzerland innovation” (anche in correlazione con la recente nascita dello “Switzerland innovation park Ticino”) fra i temi cosiddetti “Must-do” ovvero ineludibili che furono ieri oggetto di colloquio tra Christian Vitta presidente del Consiglio di Stato e Guy Parmelin consigliere federale giunto in Ticino per la seduta “extra moenia” della Commissione politica estera della Camera alta. L’incontro negli ambienti della “Helsinn healthcare Sa” in Lugano quartiere Pazzallo. Fra gli altri punti trattati, la necessità di flussi di informazione più costanti tra autorità federale ed autorità cantonale in materia di evoluzione sui fronti internazionali (laddove la competenza è per l’appunto di Berna) e l’importanza dei possibili ricorsi al lavoro ridotto, stante il periodo caratterizato da andamenti economici non omogenei. Un capitolo a parte fu dedicato alla ValleMaggia ed alle realtà ad essa limitrofe: sottolineata in forma concorde la “buona collaborazione” tra Bellinzona ed i vertici dell’Ufficio federale agricoltura. In immagine (fonte: “Helsinn”), i partecipanti all’incontro.