Sulle piattaforme sociali aveva assunto l’identità di “V”, ovvero Kim Tae-hyung, voce dei Bts ossia “Bangtan Sonyeondan” ossia “Bangtan boys”, gruppo musicale sudcoreano dall’indubbia notorietà; in tal modo ha circuito una donna residente in provincia di Fermo, nelle Marche, costruendo passo dopo passo una relazione virtuale con la stessa sino a prometterle un incontro alla prima occasione e, stante ormai il punto esplicito raggiunto nelle sempre più frequenti interlocuzioni, un futuro insieme benché a rigore di anagrafe risultasse una sensibile differenza di età, 53 anni lei e 28 (in teoria) lui. Mero delinquente, invece, si è rivelato un 34enne nigeriano abitante a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) e per il quale si profila il processo a Verbania essendo il soggetto riuscito a farsi accreditare, o a far accreditare a terze persone ma in suo nome, la somma di almeno 7’500 euro per asserite esigenze di sblocco doganale di un pacco contenente gioielli che egli stesso si sarebbe spedito dalla Corea del Sud ad un indirizzo italiano; raggiro ormai noto ma nel quale la vittima designata, da tempo in marasma emozionale (i primi contatti via “Instagram” risalivano al 2021) e giunta persino a lasciare o a perdere il posto di lavoro causa eccessivo investimento di tempo nelle “chat” con il sedicente Kim Tae-hyung, è cascata con entrambi i piedi. Il drammatico ritorno alla realtà nel momento stesso in cui il truffatore ha cercato di farsi accreditare – o di fare accreditare a terzi, suoi sodali – un’altra cifra rilevante e della quale la donna non disponeva. Dalle indagini la risalita all’identità del nigeriano.