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Di grazia, una tregua. E lo “Swiss market index” chiude a filo di parità

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.04) Dal riallineamento del titolo “Credit Suisse group Ag” ad 83.10 centesimi di franco il pezzo (meno 5.95 per cento) la notizia principale della seduta borsistica a Zurigo per quanto riguarda almeno il listino primario, di cui si apprezza per una volta la tendenza alla stasi (“Swiss market index”, meno 0.10 per cento a 10’782-28 punti) considerandosi prioritaria l’esigenza di una sia pur provvisoria stabilità dopo le procelle da cui la piazza finanziaria elvetica è stata investita negli ultimi giorni. “Sonova holding Ag” (più 1.92 per cento) al vertice; in retroguardia, con perdite appena superiori alla figura intera, “Geberit Ag” e “Sika group Ag”; in ripiegamento, legato com’è ora a filo doppio con “Credit Suisse” per intervenuta acquisizione, l’azione “Ubs group Ag” (meno 3.71). Nell’allargato, qualche soddisfazione da “Komax holding Ag” (più 5.04 per cento). Dalle altre piazze, e sempre nell’attesa delle decisioni che giungeranno entro poche ore dai vertici della “Federal reserve” statunitense circa i tassi: Dax-40 a Francoforte, più 0.14; Ftse-Mib a Milano, meno 0.12; Ftse-100 a Londra, più 0.26; Cac-40 a Parigi, più 0.41; Ibex-35 a Madrid, più 0.44. Tendenza al ribasso a New York: Nasdaq, meno 0.12; “Dow Jones”, meno 0.41; S&P-500, meno 0.28. Cambi: 99.70 centesimi di franco per un euro, 92.29 centesimi di franco per un dollaro Usa; ascendente a 26’446 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.