(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.19) Il surriscaldamento improvviso nella guerra commerciale fra Pechino e Washington, in coincidenza con l’annuncio dell’imposizione di nuovi dati su beni di importazione dagli Stati Uniti, quale fattore determinante nella flessione accusata improvvisamente sui listini borsistici europei ad inizio pomeriggio, tra l’altro in giornata che pareva confermarsi su tendenze positive. Emblematica la reazione di Zurigo, il cui “Swiss market index” è passato dai 9’880 ai 9’800 punti circa nel volgere di pochi minuti e, dopo parziale ripresa, dai 9’850 ai 9’744.98 punti della chiusura sulla reazione veemente di Donald Trump, presidente Usa; calo effettivo pari allo 0.62 per cento e tra l’altro a sole cifre rosse, pochi i valori capaci di sfuggire alla tagliola. In dati numerici: “Roche holding Ag” capolista (meno 0.02 per cento); “LafargeHolcim limited” (meno 2.24) ed “Alcon incorporated” (meno 3.23) sulla coda. Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 1.15; Ftse-Mib a Milano, meno 1.65; Ftse-100 a Londra, meno 0.47. Pesanti flessioni a New York: Nasdaq, meno 2.23; “Dow Jones”, meno 1.72; S&P-500, meno 1.65. Euro in ribasso contro il franco, con ultimi scambi a 108.6 centesimi per unità.