(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.53) Minimo l’incremento nel numero dei casi, da 3’416 a 3’417, e fermi sia i dimessi da strutture nosocomiali (917) sia i decessi (350), per quanto riguarda la pandemia da Covid-19 in Ticino quando sta per scoccare il quinto mese dall’annuncio del primo contagio. Stato dell’arte incoraggiante, potendosi con buona certezza affermare che i nuovi numeri sono determinati da incidenza esogena ovvero non autoctona; stato dell’arte che tuttavia non viene considerato tranquillizzante dai vertici del Dipartimento cantonale sanità-socialità, tanto che, a fianco del richiamo all’osservanza delle norme da parte dei cittadini, è stato oggi confermato il potenziamento dei controlli.
Al riepilogo dello stretto necessario (il pacchetto completo di regole e disposizioni viene aggiornato imperiodicamente sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale): a) qualora vi sia la necessità di una quarantena per un contatto stretto con un caso positivo, a prendere direttamente contatto con le persone che sono da porsi in quarantena sono i responsabili del servizio di “contact tracing”; b) nel caso di rientro in Ticino da un Paese che compare sulla lista delle regioni “a rischio” è d’obbligo la chiamata alla “hotline” cantonale (numero di telefono 0800.144144); c) se si utilizza l’app denominata “SwissCovid” e da questa viene evidenziato un potenziale contatto, è d’obbligo il contatto con la “Infoline” federale (numero di telefono 0041.58.4630000). Infine: d) le comunicazioni da parte di privati cittadini in merito a potenziali violazioni della quarantena da parte di terzi sono da indirizzarsui alla Polcantonale (numero di telefono 0848.255555, “e-mail” polizia@polca.ti.ch; vengono prese in considerazione le sole informative concrete, ossia con generalità dei presunti autori di violazioni e non anonime).