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Covid-19, in Ticino un’altra vittima. A tripla cifra i contagi nelle case anziani

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.04) Siamo forse sul “plateau” del picco della pandemia covidiana: forse, perché nemmeno nel mondo scientifico, circa questo, vi è unanimità. Per ora prendiamo atto, in Ticino, di un’apparente stabilizzazione dei nuovi positivi (ma sempre a quadrupla cifra, 1’222 casi nel transito da ieri all’alba di oggi; erano stati 1’221 nelle 24 ore precedenti; 76’419 nel complesso, 42’638 nella sola quarta ondata) e, purtroppo, di un’altra vittima, l’82.a nella fase corrente e la 1’077.a dall’inizio del computo; nessuna delle due informazioni, di fatto, permette di definire l’esistenza di un punto di svolta. Anche perché gli ospedali non si svuotano (176 i posti-letto occupati per cause dipendenti dal “Coronavirus”: 159 in reparti ordinari, 17 in reparti di terapie intensive) mentre l’andamento della campagna vaccinale è tuttora dettato dall’occasionale progresso di un decimale, risultando ad oggi coperto con trattamento “completo” (cioè di base, doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione del soggetto) soltanto il 71.2 per cento degli aventi diritto, e questo ad onta dell’estensione del servizio ormai ad ogni fascia di età. A proposito di fasce di età, assai responsabile consta essere il comportamento degli “Over 65”: ogni 1’000 persone con trattamento di base sono già 732 quelle presentatesi per la vaccinazione di richiamo (“booster”), e questo in un contesto nel quale la terza dose è stata sinora acquisita solo dal 36.4 per cento di coloro che sono stati trattati a ciclo completo in precedenza.

Paragrafo a parte, ed in chiusura, per un contesto cui non sembra che in generale sia dedicata grande attenzione: a rigore delle cifre maturate nel fine-settimana, lo stato dell’arte nel sistema delle residenze per anziani è da definirsi quantomeno preoccupante, evidenziandosi non solo un decesso per Covid-19 (396 in totale, cui si aggiungono 1’695 morti contestuali per dichiarate cause diverse dal Covid-19 stesso) ma anche un incremento nel numero delle strutture – ora 18 – in cui il “Coronavirus” è riuscito a reinsediarsi. Per un ospite si è inoltre reso necessario il trasferimento in àmbito nosocomiale; a fronte di 22 fogli di guarigione firmati, 24 altri residenti entrano nel novero dei contagiati, per un totale ora di 101 degenti.