(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.10) Se 762 contagiati nel volgere di 12 giorni non costituiscono la prova del fatto che la terza ondata della pandemia coronavirale è già tra di noi, e ciò sostengono alcuni titolisti con ambizioni tenorili e qualche guascone della politica, non si sa che cosa dirvi: sulla scorta di tale teoria non potrebbe che andare peggio, da qui in poi. Dal momento che una cosa è l’înformare ed altra cosa è il prostrarsi davanti ai profeti del terrorismo virale, restiamo ai numeri affermando che purtroppo una recrudescenza è in corso e che, ad esempio, episodico fu l’abbassarsi della media di nuovi casi nel transito dalla domenica a ieri, risultando quella cifra (48) distonica rispetto alla costante dei quattro giorni precedenti; e, difatti, sopra la linea dei 70 infetti accertati (71, per la precisione) si torna stamane, sicché nel complesso ci si trova ad un passo – o a 24 ore, se si preferisce – dai 29’000 contagiati complessivi (28’951). Per raffronto, i 762 casi degli ultimi 12 giorni corrispondono ad oltre un quinto di tutti i casi registrati nell’intera prima ondata; vero, con effetto esiziale assai minore (ma anche questo è concetto su cui sarebbe opportuna una riflessione), stanti nove vittime contro un valore teorico pari a circa 42.
In assenza di altri decessi (restano nove quelli considerati a partire dalle ore 0.01 di venerdì 5 marzo, 967 in tutto) e scende di poco, ovvero al sette per cento, il tasso di positivi sul numero di tamponi effettuati e verificati in laboratorio (risultanze per ieri: 585 “test”), continua a crescere la presenza di degenti in strutture nosocomiali: sei gli ingressi, due sole le uscite, totale 71 pazienti di cui otto sottoposti a terapie intensive. Rilevantissima l’ascesa – e qui i dati corrispondono ad oggi – delle quarantene e delle restrizioni in isolamento: 470 ed 804 rispettivamente. Nessun aggiornamento sul fronte delle vaccinazioni, valendo quindi i riscontri dell’altr’ieri a 50’870 dosi somministrate, 22’028 cicli completi e 6’814 cicli parzialmente eseguiti (prima dose). In chiave generale, sale ad 1.21 il tasso di riproduzione del virus (riscontro da prendersi tuttavia con beneficio di inventario, l’istantanea è di lunedì 1.o marzo); a mente dei rilevatori in nome dell’Ufficio federale sanità pubblica, negli ultimi 14 giorni constano 240 persone positive ogni 100’000. Sempre tutto fermo – Deo gratias – sul quadruplo zero nel sistema delle residenze per anziani.