(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.31) Tre vittime in più, e diventano 17 nella “seconda ondata” ovvero 367 dal tempo in cui si ebbe il primo paziente “ufficiale”, nel Ticino covidiano che affronta il mese di novembre tra alcune certezze e molte incertezze; di queste ultime, la principale si situa sul versante della capacità di gestire la massa dei nuovi positivi, oltre 4’300 quelli registrati dagli ultimi scampoli dell’estate ad oggi, ed erano stati invece poco più di 3’500 nell’intera e drammatica fase. Dovrebbe dirci qualcosa, in termini statistici, la dicotomia nel raffronto fra contagiati ed esiti letali; ma non basta, costituendo ogni decesso una tragedia e non una mera evenienza. Tra le evenienze si pongono invece i ricoveri in strutture nosocomiali del territorio: 18 gli ingressi, 12 le dimissioni, saldo di sei unità e pertanto il numero dei degenti sale a quota 168, di cui 157 in reparto ordinario ed 11 sotto terapia intensiva.