(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 14.29) Funestato da altri sei decessi, per un totale di 774 dall’inizio della pandemia ovvero 424 nel solo periodo da fine estate ad ora, il transito da ieri all’alba di oggi per quanto riguarda le statistiche afferenti al Covid-19 su suolo cantonale. In peggioramento generale le singole voci: preoccupante l’aumento (46 casi) dei degenti sottoposti a terapia intensiva, peraltro su un crescente totale di persone ricoverate (376) in presenza di 36 nuovi ricoveri a fronte di 30 dimissioni da strutture nosocomiali. 297 le evidenze di nuovi positivi, per effettivi 23’393 contagiati facendosi base all’ultima settimana di febbraio; in ragione delle 3’531 situazioni “accertate” durante la prima fase, al momento dell’ingresso nel 2021 saranno stati raggiunti i 20’000 casi con riferimento al periodo della cosiddetta “seconda ondata”. Sempre nell’ordine di un “test” positivo ogni cinque effettuati, e per la precisione al dato al 21 per cento, i tamponi sottoposti a controllo in laboratorio (1’251 nella giornata di lunedì 28 dicembre); 1’391 i soggetti in isolamento, 2’327 quelli in quarantena a rigore di valori aggiornati a ieri.
Angosciante lo stato dell’arte nelle residenze per anziani: pur restando stabile a 18 su 68 unità – ed è giusto il rilevarlo: ai minimi da parecchie settimane a questa parte – il numero delle strutture in cui il “Coronavirus” rimane presente e pur in assenza di altri ricoveri (107 quelli effettuati nel complesso), riscontransi tre altri decessi (329 dall’inizio della pandemia) ed un netto scompenso fra nuovi contagiati (20) e residenti di cui è stata dichiarata la guarigione (sette); 180 nel complesso, dunque, i residenti tuttora contagiati.