(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 11.55) Nessuna soluzione di continuità, entrandosi oggi nel terzo anno della pandemia da Covid-19 ovvero dalla notizia del primo ingresso di un paziente alla “Clinica luganese Moncucco”, per quanto riguarda il Ticino: un decesso in più, nel transito da ieri all’alba di oggi, per effettive 126 vittime nel contesto della quarta ondata e 1’121 vittime da martedì 25 febbraio 2020, punto di cesura tra due ere. Linea tendenziale confermata anche in materia di contagi: oggettivamente non spiegabili i 659 nuovi positivi nell’arco di 24 ore, uno ogni 131 secondi, 111’313 in totale e di questi ben 77’532 nella fase corrente; ciò equivale a dire che circa il 70 per cento dei casi (69.65, a rigore; 22 volte quelli dell’intera e tragica prima ondata) si è manifestato negli ultimi sette mesi. 66 restano i posti-letto occupati in strutture ospedaliere: 59 i ricoverati in reparti ordinari, sette i degenti in reparti di terapie intensive. Cifre in peggioramento nel sistema delle residenze per anziani: quattro gli ospiti di cui è stata dichiarata la guarigione, nove i nuovi contagiati, 55 dunque gli infetti in complessive 13 strutture; nessun decesso per cause da “Coronavirus”, tre decessi per cause diverse. Niente aggiornamenti disponibili dall’altr’ieri circa l’evolversi della situazione epidemiologica: al 72.1 per cento la quota degli aventi diritto giunti a trattamento completo (doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione); al 45.4 per cento sul totale i soggetti che hanno scelto di accedere alla terza dose (“booster”).