(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.50) Sono numeri piccoli, ed assai marginali rispetto alle cifre che anche qui erano riportate e pubblicate al tempo dell’infuriare della pandemia; ma sono proprio quei piccoli numeri che offrono il senso del progressivo, desiderato e per certi versi confermato ritorno alla normalità. Ottime, dunque, le notizie nel Ticino covidiano sul transito da ieri all’alba di oggi: dimesso uno dei due residui pazienti in strutture nosocomiali, e l’altro rimane ricoverato in reparto ordinario, come dire che vuoto c’è e vuoto resta nelle aree deputate alle terapie intensive; due soli i nuovi casi di positività riscontrata, 33’230 nel complesso, 5’041 da venerdì 5 marzo che è data di riferimento quale punto di cesura fra seconda e terza ondata. Le vittime in totale sono 995, di cui 37 durante la terza fase. Consueta indicazione del quadruplo zero (niente vittime, niente nuovi ricoveri, niente nuovi contagi, niente contagi pregressi) nel sistema delle residenze per anziani. Nessun dato sull’entità degli individui tuttora in quarantena, idem dicasi con riferimento a coloro che si trovano in isolamento. Sempre fermi a domenica 20 giugno i riscontri ufficiali sull’andamento della campagna vaccinale, ovvero con attestazione di 299’500 dosi somministrate e della copertura completa (doppia dose) per 125’614 soggetti, pari al 35.7 per cento degli aventi diritto. In mattinata, da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, un nuovo ragguaglio sull’andamento della campagna di vaccinazione (con dati, si spera, che trovino poi immediato riscontro nelle informative ufficiali ed attestate) e sul cosiddetto “certificato Covid-19”.