(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 12.42) Dell’inverarsi di una cifra si era ormai certi da più d’una settimana; non solo, ma con l’approssimazione d’un giorno – non fosse stato oggi, sarebbe stato domani – si sapeva anche del tempo in cui sul calendario essa cifra si sarebbe stampata; non ci si meraviglia dunque del giungere ora, sul transito delle ultime 24 ore sino all’alba, a raggiungere la soglia della tripla cifra nei decessi da “Coronavirus”, o che almeno al Covid-19 quale concausa (ovvero in compresenza di altre patologie significative) si collegano. Quattro infatti i nuovi decessi di cui dà contezza il compilatore delle pagine sul sito InterNet del Cantone, quattro per un totale di 101 dal tempo della ripresa della pandemia, ovvero 452 da marzo quando s’ebbe a principiare il computo in un elenco di cui tuttora non si vede la fine; l’incidenza della seconda fase sul totale è ora pari al 22.35 per cento.
Considerandosi i 3’531 positivi (con 351 vittime) quale riscontro acquisito per la prima fase, spicca l’evidenza dei decessi, in apparenza ridottasi ad un decimo circa durante la seconda ondata: stanti i 293 soggetti dichiarati positivi tra ieri ed oggi, il totale dei contagiati secondo controllo dei tamponi in laboratorio sale a 13’119 persone, di cui 9’588 tra la fine dell’estate ed ora; a dati di venerdì 13 novembre, positivo risulta essere oltre un quarto sul totale dei “test” condotti ogni giorno. Inquietudine impone inoltre un altro riscontro, a proposito del quale ci si può solo augurare l’episodicità: impressionante l’impennata nel numero dei nuovi ricoveri, 48 ossia uno ogni 30 minuti, invero a fronte di 30 dimissioni da strutture nosocomiali. I degenti salgono a 376 unità, per il 9.57 per cento (36 persone) in terapia intensiva; a dati di ieri, 1’963 persone in isolamento, 3’710 persone in quarantena.