(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.52) Un altro decesso, il 968.o in totale ed il 10.o nell’arco di due settimane ossia dalla data assunta come punto effettivo di avvio della terza ondata pandemica, giunge a confermare la gravità della presenza del “Coronavirus” in Ticino, presenza peraltro largamente riscontrata – al di là dei pareri e di qualche “distinguo” tanto sussiegoso quanto inappropriato nel contesto – sull’avvenuta comparsa, proprio stamane, della quadrupla cifra in materia di nuovi contagi (1’023 i casi, di cui 90 nel transito da ieri ad oggi, sempre a partire da venerdì 5 marzo; 29’212 i positivi). In lenta ma purtroppo continua ascesa il numero dei degenti in strutture nosocomiali, 73 in tutto quale conseguenza di otto ricoveri a fronte di sei dimissioni; cinque i pazienti sottoposti a terapie intensive. Nessun aggiornamento disponibile sui riscontri accessori: all’otto per cento il tasso di incidenza dei positivi sul totale di tamponi sottoposti ad esame in laboratorio nelle 24 ore (873 i “test” verificati durante la giornata di martedì 16 marzo); a riscontri dell’altr’ieri, mercoledì 17 marzo, 526 le persone in isolamento, 879 quelle in quarantena.
Secondo indicazioni dell’Ufficio federale sanità pubblica, il tasso di riproduzione del contagi è pari ad 1.22, con evidenza tuttavia alla data di lunedì 1.o marzo. A mercoledì 17 marzo l’ultimo punto fermo sul passo della campagna vaccinale: 53’191 le dosi somministrate, 22’336 i soggetti giunti al termine del ciclo (seconda dose), 8’519 quelli che hanno ricevuto la sola prima dose. Fermo a ieri sul quadruplo zero – come da qualche tempo, per le 72 ore dal venerdì alla domenica viene fornito un riscontro a blocco unico – il quadro dal sistema delle residenze per anziani.