(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.40) Avevamo piantato l’ultima croce, l’ultima di 350, quattro mesi esatti or sono; da venerdì 12 giugno ad oggi, o per meglio dire al transito tra ieri e l’alba di oggi, una consolante successione di numeri zero sotto quella colonna luttuosa. Stamane, in conferma dal Dipartimento cantonale sanità-socialità, la notizia che ci eravamo abituati ad esorcizzare per traslato (s’usa dire che esorcizziamo le paure; qui, al sommarsi dei giorni sui giorni, speravamo di aver allontanato per sempre tale tipologia di comunicazione): in Ticino il “Coronavirus” è tornato a mietere vittime, una, “tra i pazienti già ospedalizzati” come indica la nota diffusa alla stampa. Alle cifre, il tributo di sangue sale a quota 351 persone: cordoglio si esprime ai familiari, tutt’altro che certa è purtroppo l’unicità di tale morte, da qui in poi si dovrà di nuovo considerare tale evenienza. Scendono nel frattempo ad 11 i ricoverati in strutture nosocomiali sul territorio cantonale: erano 12 ieri, registrati un ingresso, un decesso e la firma sulle dimissioni di un altro paziente (il 934.o). Pesante l’evidenza dei nuovi casi di contagio: 45, per un totale di 3’952 dalla prima conclamazione della pandemia, ovvero di 301 da giovedì 1.o ottobre.