(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.53) Nel giorno in cui Berna sembra improvvisamente percepire il Ticino quale emergenza primaria per le questioni connesse con l’epidemia da Covid-19, ed infatti dalla capitale giunge il consigliere federale Alain Berset (conferenza-stampa da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona alle ore 13.30), notizie non confortanti arrivano dal fronte sanitario. Rispetto al tragico bollettino dato ieri, quando quattro erano stati i decessi nell’arco delle 24 ore, registrata la vittima ticinese numero 15 (la 16.a in area della Svizzera di lingua italiana), e sempre dalla cosiddetta “categoria delle persone vulnerabili” (non indicata, da fonti dello Stato maggiore cantonale di condotta, l’eventuale presenza di patologie preesistenti). Accelerazione nel numero dei casi di contagio rilevati: 127, alla media di uno ogni 11 minuti, per un totale di 638 evidenze positive (comprese le persone da considerarsi guarite, e di cui non viene fornito il numero così come non consta la statistica dei ricoverati “semplici” e degli intubati) a partire da martedì 25 febbraio; tenendosi conto degli 89 casi denunciati ieri e dei 92 constatati il giorno precedente, di fatto i numeri risultano raddoppiati nel volgere di tre soli giorni.