Covid-19 flagello del Ticino: due altri decessi, nuovo picco di contagi

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.19) Altre due vittime, e siamo a quota 975 morti in tutto ovvero a 17 lutti in meno di un mese da che fu convenzionalmente indicato l’avvio della terza ondata pandemica, giungono a funestare il transito da ieri all’alba di oggi nel Ticino che prova a resistere al “Coronavirus”. Non costituisce motivo di incoraggiamento il marginalissimo calo nel numero dei ricoverati, 78 di cui nove sottoposti a terapie intensive, essendo nove i nuovi ingressi a fronte di 12 dimissioni; impressionante il dato dei contagiati nelle ultime 24 ore, 138 i positivi rilevati ed è un picco nel periodo, uno ogni meno di 11 minuti, superata la soglia dei 2’000 casi (2’035 in tutto) nella fase corrente e 30’224 dal febbraio 2020. Al nove per cento l’incidenza dei positivi sul totale dei tamponi effettuati e controllati in laboratorio nell’arco di una sola giornata (venerdì 26 marzo, 1’075 “test”); in ascesa il numero dei soggetti in isolamento (607, dato riferito a ieri) ed in quarantena (1’061, idem). Sale ad 1.12, secondo indicazioni di fonte Ufficio federale sanità pubblica, il tasso di riproduzione Rt ossia l’entità dei contagi che vengono generati da un infetto (valore tuttavia pertinente a lunedì 15 marzo, con 316 persone contagiate ogni 100’000). Fermo a domenica 28 marzo, sul 6.6 per cento, il riscontro sulla quota di vaccinati “completi”; 62’993 in tutto le dosi somministrate (compresi dunque quanti hanno ricevuto il solo primo trattamento). Un solo caso è tuttora presente nel sistema delle residenze per anziani.