40 favorevoli, 29 contrari, 11 astenuti sul rapporto di maggioranza: con tali numeri dall’aula granconsiliare è stato approvato questo pomeriggio, a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, il Consuntivo 2024 del Canton Ticino: trattandosi di denari già spesi (qui con disavanzo pari a 71.8 milioni di franchi; era stato preventivato un “deficit” da 130 milioni di franchi), poco più che un esercizio dialettico in cui gli animi si sono scaldati – ma neanche con grande sostanza – al momento in cui sono intervenuti all’ambone Norman Gobbi e Claudio Zali, esponenti della Lega dei Ticinesi. A conti fatti, voci e voti contrari sono giunti dagli udicini e dal conglomerato socialisti-ed-oltre; aventiniani in presenza ed agnostici in senso di consenso, se gli occhi non ingannano, i leghisti; sostegno nel responso finale dai neocentristi giàp, dagli helvethici, dai Verdi liberali, ovviamente dalle sponde Plr e dagli esponenti di “Avanti con Ticino&lavoro”, questi ultimi – onore al merito – tra i pochi lucidi nell’analisi della situazione.