Non nella tradizionale sede della Collegiata di Bellinzona, stante la conclamata impossibilità di rispettare il distanziamento minimo necessario per profilassi anti-“Coronavirus”, ma al “Lac” di Lugano l’edizione 2021 del maestoso concerto del Venerdì santo, inderogabile ed irrinunciabile evento pur in tempi di restrizione della libertà di accesso alle manifestazioni culturali. Senza pubblico, purtroppo, l’appuntamento in programma venerdì 2 aprile con inizio alle ore 20.30 e diretta sulla Retedue Rsi. La proposta in due identità specifiche di Ludwig van Beethoven: il “Christus am Ölberge” (“Cristo sul Monte degli Ulivi”), unico oratorio mai uscito dalle mani e dalla mente del compositore, ed il “Kyrie” quale brano di apertura della “Messa in do maggiore”. Esecuzioni dell’“Orchestra della Svizzera italiana” con il “Coro della Radiotelevisione svizzera”; direzione di Diego Fasolis; solisti Tehila Nini Goldstein (soprano), Christoph Strehl (tenore) e Gabriel Rollinson (basso-baritono). In immagine, Christoph Strehl.