Giust’or è un mese e per un’intera giornata, sulla rotaia dal San Gottardo a Milano, fu il caos: convogli fermi fuori dalle stazioni, soppressioni a catena, decentemente organizzati ma insufficienti per numero i servizi sostitutivi su gomma, addetti Ffs (e loro colleghi d’oltrefrontiera) costretti ad arrangiarsi con le informazioni di cui disponevano; e sino a notte inoltrata, cioè ad esaurimento del servizio su reti regionali, le cose andarono maluccio se non proprio malissimo. Causa del blocco, in quel sabato 4 settembre, l’allarme per annuncio della presenza di una bomba alla stazione di Como-San Giovanni; l’ordigno ovviamente non c’era, ma ora abbiamo tra le mani (nel senso che è stato individuato ed arrestato dalle forze dell’ordine) l’autore di quella fesseria che, fatti salvi estremi da ricovero in reparti psichiatrici, sarà ripagata da un soggiorno in carcere che ad occhio e croce vale fra i cinque ed i sei anni, considerati i vari episodi addebitati al responsabile.
L’arresto nelle scorse ore in un albergo a Como, su ordinanza di custodia cautelare in carcere partita da Savona dove il soggetto – 40 anni, cittadino italiano – risulta risiedere. Addebiti: estorsione, incendio aggravato, procurato allarme, molestie telefoniche, minacce, “stalking”. Nel “dossier” delle contestazioni anche una serie di episodi occorsi a Vercelli, a quanto pare in conseguenza della lite avuta dal 40enne con il portiere notturno di un albergo. L’uomo era già nel mirino dell’autorità inquirente essendo stato identificato e denunciato per procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.