Sino ad ora, pur da ottimo atleta, egli balzava all’evidenza dell’immaginazione per il sapiente contrasto fra nome e cognome, almeno al pari della locarnese Santuzza Oberholzer che ben conosciamo come autrice e promotrice teatrale. Da oggi entra invece nella storia, sconfinando d’ufficio nella leggenda perché a memoria d’uomo un simile evento è privo di precedenti, il non ancora 27enne Vincenzo Küng in quota Langenthal nella cadetteria hockeystica elvetica: all’attaccante bernese (da Thun), altezza 186 centimetri, peso 93 chilogrammi, va infatti il titolo di capocannoniere della “post-season”. Direte: e dove starebbe il motivo di cotanta sorpresa, trattandosi pur sempre di un elemento da 14 goal e 17 assist in 44 partite di fase regolare e di un produttore di quasi mezzo punto per incontro in un totale di 339 partite in Lega nazionale B? Vedete voi: 10 punti all’attivo nei cinque incontri disputati allo stadio dei quarti di finale (estromesso l’Olten, 4-1 nella serie), ma con soli… assist ovvero senza la firma su alcun goal. Per buona misura, al secondo posto in graduatoria (nove punti, quattro goal e cinque assist) compare Philip-Michaël Devos, canadese in maglia Ajoie, stradominatore in stagione regolare quando aveva sfiorato la tripla cifra…