In tempi di dietrologia imperante fa rumore persino una svista; e dicono, infatti, che Christian Vitta presidente e Raffaele De Rosa membro dell’Esecutivo cantonale abbiano avuto un sussulto nell’apprendere ieri, dalle pagine della “Regione”, che Claudio Franscella era assurto al ruolo di “(…) presidente del Gran Consiglio di Stato” durante la visita a Roma per tentare di stabilire un dialogo con i membri della Commissione affari esteri del Senato della Repubblica italiana. L’onorevole presidente del Governo e l’onorevole titolare del Dipartimento cantonale sanità-socialità non si preoccupino: per quanto nei loro partiti la storia sia costellata di sgambetti, Claudio Franscella non sta puntando al seggio nella stanza dei bottoni. Si potrebbe invece dire che quell’errore del cronista rispecchia una realtà: se a Roma non ti presenti con titoli reboanti sul biglietto da visita (e per una prossima circostanza si suggerisce anzi di gonfiare un po’ di più, con l’aggiunta di qualche aggettivo e di qualche superlativo), manco ti ascoltano…