“Homepage” del quotidiano “laRegione” versione informatica. Nella rubrica “Speciale economia”, con articoilo di analisi pubblicato 10 giorni addietro e tuttora in piena evidenza, la perentoria affermazione secondo cui “troppo premature” sono le attese di un taglio dei tassi a marzo e di un taglio dei tassi a giugno, mentre è da aspettarsi “per settembre” una riduzione di “25 punti-base”, ovvero “all’1.50 per cento”; e ciò per una serie di ragioni esposte, sicché ai vertici della “Banca nazionale svizzera” non vi è “urgenza di agire prima della Fed e della Bce” (Fed: “Federal reserve” statunitense; Bce: “Banca centrale europea”; ndr), dalle quali era invece attesi “più tagli a partire dall’estate”. Stamane, ore 9.45, la notizia che giustamente campeggia ora appena sopra quella citata: “La Bns abbassa il tasso di riferimento all’1.50 per cento”. Al che due considerazioni: a) la sfera di cristallo dell’esperto ha bisogno di una revisione dalla meccanica alla carrozzeria; b) forse è il caso che l’imbarazzante e sciagurata e fallace previsione sia fatta sparire alla svelta, ché di peggio si è visto e letto poco, nell’ultimo millennio…