Ondata di scritte con “spray” multicolori, rosso e blu le tinte prevalenti, sotto i portici di Palazzo Marcacci a Locarno e financo sull’ingresso del Municipio. Solito atto vandalistico, si direbbe, ed in effetti la deturpazione del bene pubblico (con danno economico perché in qualche modo e con qualche spesa si dovrà procedere al risanamento) è manifesta. È però tale da incuriosire la tipologia del messaggio a destinatario unico: non insulti, ma un’apparente dichiarazione di amore per Norman Gobbi, consigliere di Stato in ricandidatura alle Cantonali ormai prossime: non si spiegherebbe in altro modo il corredo di cuoricini comparso a fianco del cognome dell’onorevole. Palese l’irritazione espressa da Norman Gobbi via “Facebook” e via “Instagram”, il che autorizza a pensare che le eventuali “avance” di colei o di colui non siano propriamente gradite (si immagina, nel frattempo, la scanzonata presa in giro che la signora Elena Zucchetti in Gobbi si appresta a riservare al consorte: “Ah, ma senti un po’ quel che s’ha da leggere in giro…”); si aspetta, per accertamenti dovuti (Polcom Locarno e Polcantonale sono già state attivate), l’evidenza dei filmati di videosorveglianza nella zona. Per motivi fondati, tuttavia, circa l’identità dell’autore del gesto si nutre qui un sospetto…