Pare dunque che l’iberico Mario Alberto Rosas Montero meglio noto come Mario Rosas, condotto in pompa magna alla guida del Bellinzona – calcio, Dnb – dopo congelamento e chiusura del (pessimo) rapporto con l’italiano Sandro Chieffo, non sia propriamente nelle condizioni di svolgere tale attività. Nel senso: prima è stato appreso che il tecnico non dispone del patentino Uefa versione “pro”, necessario al fine di svolgere la professione di allenatore in Svizzera; poi è emerso – ne parlano i colleghi del “Corriere del Ticino”, sicuramente andati a scandagliare tra le poco segrete carte – che lo stesso tecnico non è nemmeno titolare del patentino Uefa tipologia “A”; nel senso, per di più, che ad un tempo egli l’avrebbe conseguito e che poi l’avrebbe perso per intervenuta revoca. Splendida “pochade”; ora manca soltanto che si scopra che sotto le mentite spoglie del vero Mario Alberto Rosas Montero, in realtà, si celi il nipote di Edgar Laplante, in arte Tewanna Ray.