(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.49) In affanno non dissimile da quello mostrato nella seduta precedente, ed ancora refrattario al farsi permeare da tracce di rediviva propensione all’acquisto, lo “Swiss market index” che ha chiuso una settimana gelida con saldo negativo nella misura del 3.59 per cento, proiezione al “meno 3.37” per cento sull’arco delle quattro settimane, evidenza sotto misura – meno 1.27 – anche sul periodo di un anno, ridotto all’1.36 per cento l’utile nel 2023) come conferma il “meno 1.02” per cento a quota 10’874.90 punti. Listino primario guidato da “Logitech Sa” e “Swiss Re Ag”, più 2.19 e più 2.35 per cento rispettivamente; “Roche holding Ag” e “Novartis Ag” sulla coda (meno 2.02 e meno 3.15). Nell’allargato, lasciandosi in un angolo i titoli ormai soggetti a procelle speculative, suscita curiosità il passo di “Clariant Ag” (comparto chimico), sempre in progresso ed alla chiusura con guadagno pari al 4.85 per cento: pur in presenza di un “warning” su prevedibile riduzione del fatturato nel secondo trimestre rispetto al primo (1.1 miliardi di franchi contro 1.3), gli investitori sembrano incoraggiati dal piano di riduzione dei costi contestualmente annunciato e, a quanto consta, da porsi in opera nel volgere di tre settimane. In interessante recupero “DocMorris Ag” (già “Zur Rose group Ag”), più 10.45 per cento.
Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.48; Ftse-Mib a Milano, più 0.99; Ftse-100 a Londra, meno 0.32; Cac-40 a Parigi, più 0.42; Ibex-35 a Madrid, meno 0.36. New York in sofferenza tra lo 0.19 e lo 0.55 per cento sugli indici di ordinario riferimento. Cambi: 97.35 centesimi di franco per un euro; 88.84 centesimi di franco per un dollaro Usa; in assestamento sui 26’950 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.